Evitare collisioni con il Sistema 2D LiDAR : un’innovativa soluzione per la sicurezza nei magazzini

La priorità della Tamarri nella gestione dei magazzini è sempre stata la sicurezza, con un impegno costante verso il paradigma safety first! Oggi siamo lieti di presentare un prodotto all’avanguardia: i sensori 2D LiDAR , noti anche come laser scanner 2D, ideali per misurazioni e rilevamenti precisi delle superfici.

LiDAR 2D:

Il Funzionamento del 2D Laser Scanner 

Basandosi sul principio della misurazione del tempo di propagazione della luce, questi dispositivi compatti scansionano l’ambiente circostante e misurano le distanze. Grazie allo specchio rotante integrato, viene effettuato un monitoraggio bidimensionale delle aree protette, completamente personalizzabili.

Il nuovo sistema anticollisione posteriore, basato su un sensore di ultima generazione, è racchiuso in un supporto metallico robusto da 5 mm, che consente un’installazione agevole anche sulla zavorra del carrello.

Il nostro kit SS61K include:

  • Sensore LiDAR 2D con staffa di montaggio
  • Scatola relè 12-24vDC
  • Lampada a LED con segnalatore acustico
  • Cavi di connessione

Indipendentemente dall’angolazione di installazione, i sensori 2D LiDAR  di SICK offrono affidabilità e precisione sia negli ambienti interni che esterni. Sia per navigazione, rilevamento o misurazione, questi sensori forniscono dati affidabili in molteplici applicazioni, dalle strutture di magazzino alla produzione, dai porti ai cantieri.

 

 

Configurazione delle aree di rilevamento

Il sensore consente di definire due diverse aree di rilevamento, ciascuna gestita da un’uscita digitale separata. La larghezza di scansione è regolabile da 0 a 120°, con una distanza di rilevamento degli ostacoli compresa tra 20 e 800 cm.

Il sensore effettua una scansione bidimensionale “2D” e rileva persone e ostacoli, sia fissi che in movimento, con una precisione di 5 cm e una reattività quasi istantanea alle uscite. Tuttavia, è fondamentale stabilire la posizione di montaggio del sensore, tenendo conto dell’altezza e delle esigenze specifiche del cliente.

Utilizzo in Ambito Magazzino

L’applicazione più comune è il montaggio del sensore sulla zavorra posteriore del carrello, a circa 40 cm di altezza, garantendo così la rilevazione anche degli ostacoli a terra.

Le impostazioni prevedono due diverse aree di rilevamento:

  • Area 1: scansione a 120°, profondità di 6-7 m per il primo rallentamento (area arancione)
  • Area 2: scansione a 120°, profondità di 2-3 m per il secondo rallentamento (area verde)

Le due uscite digitali del sensore vengono inviate alla scheda relè (3 relè CO.NC.NA ), a cui è collegata la lampada a LED inclusa, che segnala allo staff la presenza di pericoli attraverso un segnale acustico e visivo. Inoltre, è possibile configurare il rallentamento del mezzo in caso di pericolo.

  • Luce verde e nessuna segnalazione acustica in assenza di ostacoli
  • Luce arancione con segnale acustico intermittente in presenza di ostacoli nell’area 1
  • Luce arancione con segnale acustico continuo in presenza di ostacoli nell’area 2

In alcune situazioni, la lampada può essere utilizzata come unica segnalazione di pericolo, senza influire sul rallentamento del mezzo, semplificando così l’applicazione del kit.

I laser scanner di sicurezza SICK combinano esperienza e conoscenze tecniche per offrire prestazioni eccellenti.

Tamarri: eccellenza in automazione e sicurezza! 😉

 

Tecnologia IoT all’avanguardia

IoT

L’Internet of Things (IoT) è una tecnologia in rapido sviluppo  all’avanguardia che include dispositivi intelligenti come sensori, attuatori e dispositivi di rete in grado di comunicare tra loro e con sistemi esterni. L’utilizzo dell’IoT è sempre maggiore in molti settori, per migliorare l’efficienza, la sicurezza e la qualità dei servizi.

La tecnologia IoT e il vantaggio competitivo per le aziende

L’Internet of Things (IoT) sta diventando sempre più importante nell’ambito dell’industria e del commercio. Le aziende che utilizzano questa tecnologia possono senz’altro ottenere un vantaggio in termini di competizione, in quanto rende possibile la raccolta e l’analisi di dati in tempo reale per migliorare la produzione, la logistica e la gestione delle risorse.

La competizione tra le aziende è sempre più forte e per emergere è fondamentale avere una produzione di alta qualità e a basso costo. Per questo, aumentare la quantità di produzione per unità di tempo è un’ottima soluzione.

L’obiettivo e quello di ottenere il miglior equilibrio possibile tra i costi operativi e i profitti, in quanto, ridurre i costi per unità di produzione è una delle chiavi per migliorare le condizioni competitive delle aziende. In questo contesto gli studi di riduzione dei costi delle attività operative, i costi di acquisto, di produzione e di marketing, stanno acquistando sempre più importanza.

La tecnologia IoT: ridurre i costi operativi

La buona notizia è che la tecnologia offre molte opportunità per ridurre i costi operativi, in particolare nei trasporti, tra reparti e tra punti di lavorazione. Utilizzare le nuove tecnologie per i mezzi di trasporto dedicati alla movimentazione dei materiali, in particolare i carrelli elevatori, può rendere il processo più efficiente e veloce.  Infatti la rispondenza dei carrelli elevatori nel sollevamento e trasporto di carichi, nonché  la versatilità nel relativo utilizzo, aumentano progressivamente.

D’altra parte, lo sviluppo della tecnologia ha creato nuove opportunità e linee di business in tutti i settori, sia che si tratti di produzione, stoccaggio o spedizione di materie prime, semilavorati o prodotti finiti. In questi casi, l’utilizzo di macchine di sollevamento e trasporto, di una manodopera consapevole e responsabile, sono sicuramente preferibili, se unite ad una tecnologia di elevato livello.

La tecnologia IoT: evoluzione e sicurezza a sostegno della manodopera specializzata

L’aumento delle macchine di sollevamento per il trasporto e l’utilizzo dell’IoT, aggiungono un contributo positivo alla manodopera in quanto facilitano tutte le attività industriali e commerciali, compresa la produzione in varie linee di business, stoccaggio temporaneo, magazzini principali e fasi di spedizione.

sicurezza e qualità

I carrelli elevatori, negli ultimi anni, si sono molto evoluti e le relative tecnologie più utilizzate garantiscono uno spostamento dei carichi più facile, veloce e sicuro rispetto alle modalità di trasporto più tradizionali.

L’IoT consente alle aziende di monitorare e controllare i propri dispositivi e attrezzature in remoto, il che significa che è possibile identificare e risolvere i problemi prima che causino interruzioni nella produzione. Inoltre, l’IoT consente alle aziende di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, ad esempio, utilizzando sensori per monitorare il livello di carico dei carrelli elevatori e programmare le operazioni di manutenzione in modo proattivo.

Carrelli elevatori connessi a Internet

Un esempio di come l’IoT può essere utilizzato per migliorare la produzione è l’utilizzo di carrelli elevatori connessi a Internet. Questi carrelli possono essere equipaggiati con sensori che raccolgono dati sulla posizione, la velocità, il livello di carico e altre informazioni. I dati raccolti possono essere utilizzati per ottimizzare l’utilizzo dei carrelli, ad esempio, programmando gli spostamenti dei carichi in modo più efficiente.

Inoltre, l’utilizzo di carrelli elevatori connessi a Internet consente alle aziende di monitorare e gestire i propri asset in modo più efficiente, poiché è possibile ricevere notifiche in caso di problemi o malfunzionamenti. Ciò consente alle aziende di rispondere rapidamente e di prevenire eventuali interruzioni nella produzione.

In conclusione, l’Internet of Things (IoT) e l’utilizzo di carrelli elevatori connessi a Internet sono alcune delle Best Practice che le aziende possono utilizzare per aumentare la quantità di produzione per unità di tempo, ridurre i costi operativi, migliorare le condizioni competitive e rendere più sicura l’attività di movimentazione. L’utilizzo di queste tecnologie consente alle aziende di raccogliere e analizzare i dati in tempo reale per ottimizzare la produzione, la logistica e la gestione delle risorse.

Da sempre la Tamarri si impegna nei confronti della sicurezza all’interno delle aziende. Per Tamarri la sicurezza è smart! 🔝

Dal Cdm il decreto Aiuti ter

team

 Il decreto Aiuti ter Approvato dal Cdm : nel nostro articolo individueremo le misure più importanti.

Il decreto Aiuti ter: potenziati i crediti di imposta

Si prospetta un anno difficile per famiglie e aziende italiane. E’ crisi energetica,  e sono previsti dagli esperti pochi margini di manovra per il nuovo governo, mentre in Europa servirebbe “una compattezza che non è scontata” come ha avuto modo di affermare l’economista Michele Polo.

Nel frattempo cosa sta accadendo per prepararsi a sostenere le imprese? Lo scorso venerdì 16 settembre è stato approvato il provvedimento (clicca qui per leggere la bozza) che stabilisce estesi e potenziati i crediti di imposta per elettricità e gas per le industrie energivore (previsto anche un credito per le piccole imprese).  Il provvedimento è stato approvato dal Consiglio dei ministri e in totale stanzia 14 miliardi di euro.

Inoltre sono previsti anche tagli fiscali sui carburanti fino al 31 ottobre. E’ stata invece archiviata alla Camera la pratica del decreto Aiuti bis con le novità sul Superbonus e le altre misure energetiche, anche se il testo deve ancora essere approvato definitivamente dal Senato. Infine, stanno per arrivare le nuove norme del decreto Aiuti ter.

Il decreto Aiuti ter: facciamo il punto

Tra le principali misure del provvedimento, illustrate dal premier Mario Draghi, emergono l’estensione e il potenziamento dei crediti di imposta per le industrie con elevati consumi di energia, la proroga del taglio delle accise sui carburanti, oltre a vari interventi per la liquidità delle imprese.

Per essere più chiari: il decreto proroga a ottobre e a novembre 2022 i crediti di imposta per elettricità e gas alle imprese, rafforzandoli; tali crediti salgono al 40% delle spese sostenute per gli acquisti di energia elettrica e gas, da parte delle aziende a forte consumo energetico.

Per usi diversi da quelli termoelettrici, anche le imprese che non sono quelle a forte consumo di gas, potranno beneficiare del medesimo credito del 40%.

Il provvedimento prevede anche “un credito di imposta del 30% per le spese elettriche, riconosciuto alle imprese con contatori di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, diverse dalle aziende a forte consumo di energia elettrica”

Questo schema sarà confermato fino al 30 settembre 2022, con crediti del 25% (per le imprese con elevati consumi) e del 15% per le imprese con contatori di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW.

crisi energetica

E i carburanti? Per quello che riguarda i carburanti, sono prorogati i tagli fiscali su gasolio, benzina, gpl e metano fino al 31 ottobre 2022.

Per quanto riguarda i finanziamenti bancari concessi al tasso più basso (in linea con il Btp) per il pagamento delle fatture energetiche,  le imprese in difficoltà per il caro bollette potranno ottenere garanzie gratuite da Sace (Servizi assicurativi e finanziari per le imprese)

Circa la nuova capacità di rigassificazione, il decreto si arricchisce di un articolo (14-bis) al dl 50/2022, secondo cui  “le disposizioni di cui al presente articolo si applicano alle istanze presentate ai sensi del comma 5 anche qualora, in sede di autorizzazione di cui al comma 2, siano imposte prescrizioni, sopravvengano fattori che impongano modifiche sostanziali o localizzazioni alternative”.

Infine, per gli extra-profitti delle rinnovabili ai sensi del decreto 4/2022 (art. 15-bis), si prevede che i relativi proventi “sono versati dal Gse entro il 30 novembre 2022 in modo cumulato per il periodo da febbraio ad agosto 2022 e su base mensile per i mesi successivi, all’entrata del bilancio dello Stato e restano acquisiti all’erario fino a concorrenza dell’importo complessivo di 3.400 milioni di euro”.

Tamarri S.r.l è consapevole del momento difficile a cui le aziende vanno incontro. Sarà, come sempre, presente ed efficiente per offrirti i migliori prodotti a prezzi competitivi. 👌

 

 

Laser scanner 2D, sicuri di non sbattere!

L’automazione e la sicurezza dei magazzini passa attraverso diversi strumenti. Da anni la Tamarri ha messo al centro della sua attività la sicurezza, grazie al paradigma safety first! Oggi vogliamo presentarti un prodotto davvero all’avanguardia: i sensori 2D LiDAR (anche laser scanner 2D) adatti a funzioni di misurazione e rilevamento di superfici.

Come funziona il laser scanner 2D

In base al principio della misurazione del tempo di propagazione della luce, gli apparecchi compatti scansionano l’ambiente circostante e misurano le distanze. Grazie allo specchio rotante integrato viene generato un monitoraggio bidimensionale delle aree protette, che sono definibili in modo personalizzato.

Il nuovo sistema anticollisione posteriore basato su un sensore, con sensore di ultima generazione, é racchiuso in un supporto metallico con spessore di 5 mm molto resistente che ne permette una facile installazione anche sulla zavorra del carrello.

Il nostro kit SS61K è composto da:

  • Sensore LiDAR 2D con staffa di fissaggio
  • Scatola relè  12-24vDC
  • Lampada led con buzzer
  • Cavi di connessione

Indipendentemente dall’angolazione in cui sono posizionati, i sensori 2D LiDAR di SICK funzionano sempre in modo affidabile e preciso, sia in ambienti interni sia all’esterno. Per la navigazione, il rilevamento o la misurazione, i sensori 2D LiDAR forniscono dati di misurazione affidabili in numerose applicazioni: dal magazzino alla produzione e dalle aree portuali fino ai cantieri.

Possono essere impostate due diverse aree di intercettazione, ognuna delle quali gestita da una uscita digitale separata, regolabile in ampiezza di scansione da 0 a 120°, in distanza di rilevamento ostacolo da 20/800cm.

Il sensore effettua una scansione bidimensionale “2D” e rileva sia persone che ostacoli fermi o in movimento con una precisione di 5 cm, con reattività all’ostacolo sulle uscite pressoché immediata.  Tuttavia occorre definire la posizione di fissaggio del sensore sul mezzo, con particolare attenzione all’ altezza, in funzione dell’utilizzo necessario al cliente.

Operatività in magazzino

L’applicazione più comune, è il montaggio del sensore sulla zavorra posteriore del carrello a circa 40 cm di altezza, in grado cioè di intercettare anche ostacoli a terra.

Impostazioni di due diverse aree di rilevamento:

  • Area 1, con scansione a 120° profondità 6..7m di primo rallentamento (area arancione);
  • Area 2, sempre con scansione a 120° profondità 2..3 m di secondo rallentamento (area verde).

Le due uscite digitali provenienti dal sensore vengono inviate alla scheda relè ( 3 relè CO.NC.NA ) a cui viene collegata la lampada led in dotazione che trasmette all’operatore lo stato di pericolo, sotto forma di colore e segnale acustico; inoltre è possibile configurare il rallentamento del mezzo.

  • Nessun ostacolo, luce verde e senza segnalazione acustica
  • Ostacolo in area 1, luce arancione con segnale acustico intermittente
  • Ostacolo in area 2, luce arancione con segnale acustico continua

In alcune applicazioni la lampada viene utilizzata come unica segnalazione di pericolo, senza intervenire sul rallentamento del mezzo, rendendo più semplice e veloce l’applicazione del kit.

I laser scanner di sicurezza SICK coniugano il know-how e l’esperienza con prestazioni eccellenti.

Tamarri, automazione e sicurezza! 😉

Industria 4.0: un processo prezioso

industria 4.0

Industria 4.0: un processo destinato a rendere la produzione industriale automatizzata e interconnessa. Qualche informazione in più sull’avvento delle macchine intelligenti.

macchine intelligenti

Industria 4.0: qualche cenno storico

Con il termine Industria 4.0 si intende un processo destinato a rendere la produzione industriale automatizzata e interconnessa, ovvero realizzata tramite macchine intelligenti, interconnesse e che dialogano con internet.

Viene considerata la “4° Rivoluzione Industriale”. L’idea centrale è quella della digitalizzazione e informatizzazione della catena di produzione che porta al prodotto finale, considerato “intelligente” grazie alla sua connessione alla rete internet.

La Fabbrica 4.0, pertanto, non rappresenta solo l’introduzione di nuove tecnologie in azienda, bensì una vera e propria riconfigurazione/reingegnerizzazione del processo produttivo.

Il concetto di Industria 4.0 nasce per la prima volta nel 2011 in Germania da un gruppo di lavoro facente capo ad una grande impresa e ad un’Accademia scientifica.

Nel 2014 la Commissione UE emana una Comunicazione dal titolo “Un rinascimento industriale per la crescita e il lavoro”, in cui emerge l’intenzione di porre l’industria al vertice dell’agenda europea per fermare il declino industriale e re-industrializzare l’Europa.

Ad aprile 2016, data l’esigenza di un coordinamento centralizzato tra diversi Paesi (Olanda, Slovacchia, Francia e Italia) che si stavano muovendo su tale tema in modo disomogeneo, la Commissione Europea presenta il piano per Industry 4.0.

Perché il «Piano Nazionale Industria 4.0»?

L’Italia è uno dei Paesi che ha colto l’iniziativa tedesca e la Comunicazione della CE. A novembre 2015, infatti, il MISE presenta il documento “Industry 4.0, la via italiana per la competitività del manifatturiero”, contenente una strategia d’azione per promuovere lo sviluppo della quarta rivoluzione industriale.  Dal rilancio degli investimenti industriali, con particolare attenzione a quelli in ricerca e sviluppo, conoscenza e innovazione, alla garanzia della sicurezza delle reti (cyber-security) e della tutela della privacy.

normativa industria 4.0

A settembre 2016 viene presentato il Piano Nazionale Industria 4.0, recepito in seguito dalla Legge di stabilità per il 2017, con l’obiettivo di innovare gli investimenti degli imprenditori. L’industria 4.0 è da alcuni anni al centro della trasformazione economica in Italia e nel mondo. Le fabbriche sono sempre più digitali e interconnesse: la quarta rivoluzione industriale è cominciata anche in Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa.

In un contesto sempre più moderno ed interconnesso, è fondamentale dare una risposta concreta di digitalizzazione in tutti i comparti industriali, in particolare in quello della logistica, della movimentazione dei materiali e del controllo dei mezzi operativi all’interno di queste importanti filiere.

La normativa

Grazie al piano governativo ad hoc e a successive evoluzioni e revisioni siamo giunti al recente “Piano Impresa 4.0 Plus” che prevede, tra i tanti vantaggi tecnici e fiscali, il cosiddetto Credito di imposta (l’ex Iper e Super Ammortamento), leva fondamentale, ma non unica, per introdurre un nuovo paradigma di modernizzazione in ambito industriale.

Il progetto è nato proprio nell’ambito di questa “rivoluzione 4.0”, per la progettazione, realizzazione e commercializzazione della piattaforma SMARTPASS Evo 4.0.

Si tratta di una piattaforma completa per il monitoring/management dei mezzi di movimentazione (in particolare carrelli elevatori, transpallet, macchine movimento terra, agricole e non solo) composta da due principali elementi.

  • Un dispositivo hardware da installare su ogni mezzo che si vuole gestire (SMARTreadr Evo 4.0)
  • Una piattaforma software in cloud per la gestione completa dei dati, dei log, degli alert inviati e ricevuti dal dispositivo (SmartPass cloud service).

Il sistema SMARTPASS Evo 4.0 è certificato da ente esterno “ECO Certificazioni S.p.A.” e rientra nei “dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche dell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti”.

Il dispositivo SMARTPASS Evo 4.0 è dotato di caratteristiche che lo rendono idoneo alla 4.0. Per poter beneficiare direttamente delle agevolazioni o rendere possibile il beneficio al proprio cliente utilizzatore, è necessario certificare il mezzo con il dispositivo montato. La certificazione deve essere intestata a chi fruisce dell’agevolazione fiscale.

Industria4.0 per il noleggio

I noleggiatori possono beneficiare delle agevolazioni di ammortamento e Credito di Imposta?

  • Circolare AdE 03/2017 e la 04/2017 si chiarisce che sono esclusi dal beneficio i beni utilizzati in base ad un contratto di locazione operativa o di noleggio. Per tali beni la maggiorazione, al ricorrere dei requisiti previsti potrà spettare al soggetto locatore o noleggiante. Si precisa che il beneficio spetta solo nell’ipotesi in cui l’attività di noleggio o la locazione operativa costituiscano l’oggetto principale dell’attività.
  • Chiarimento AdE 01/2020 la fruizione del vantaggio contabile / fiscale spetta se tali attività di locazione sono attività abitualmente svolte dall’impresa, ovvero attività che pur non essendo principali e prevalenti (dal punto di vista delle risorse impegnate e dei valori contabili), sono comunque non saltuarie bensì tipiche, abituali, appunto, e sostanziali come nel caso della scrivente.

Cosa si Intende per «Interconnessione»?
Affinché un bene, coerentemente con quanto stabilito dall’articolo 1, comma 11, della legge di bilancio 2017, possa essere definito “interconnesso”, è necessario e sufficiente che:

  • Scambi informazioni con sistemi interni(es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute(esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.)
  • Sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP)

Macchine Mobili –chiarimenti MiSE Circ 23.05.2018

  • “Macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione…” (allegato A, primo gruppo-punto 11)
  • Per le macchine mobili si introduce il requisito di guida automatica o semiautomatica

controllo del mezzo

  • La guida automatica o semiautomatica non costituisce un autonomo e ulteriore requisito rispetto a quelli richiesti dalla disciplina agevolativa, bensì una caratteristica tecnologica o, in altri termini, una modalità attraverso la quale, per le “macchine mobili” in questione, si considerano realizzati i requisiti della interconnessione e dell’integrazione automatizzata.
  • Con riferimento alla fattispecie della guida semiautomatica si precisa che, agli effetti della disciplina dell’iperammortamento, possono intendersi “macchine mobili” a guida semiautomatica quelle dotate di sistemi di guida in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto.
  • La guida automatica e semiautomatica è richiesta, dunque, a titolo esemplificativo: per i trattori agricoli, per le pale gommate o i dumpers utilizzati nei cantieri edili e nelle attività di costruzioni in genere, per i carrelli utilizzati in ambito portuale per la movimentazione dei containers.

Tamarri S.r.l. per un’ industria sempre più interconnessa ed innovativa! 😉