Cucine Popolari, un intreccio virtuoso tra tecnologia e solidarietà. Sicurezza ed efficienza alle Cucine Popolari del Battiferro per una nuova accoglienza.
Cucine Popolari: un esempio di accoglienza e inclusione
Cucine Popolari sono il frutto di un progetto dell’Associazione CiviBo Onlus nato il 20 ottobre del 2014, con sede a Bologna in via Del Battiferro. Da un’idea di Roberto Morgantini, “a oggi le Cucine rappresentano un esempio di accoglienza e inclusione. Unico su tutto il territorio nazionale”, come afferma lo stesso creatore del progetto.
Cucine popolari nascono con l’intento di divenire un punto di riferimento per azioni concrete di solidarietà contro l’indigenza e la solitudine. Contro il disagio sociale in senso lato.
Per questo coinvolgono singoli volontari e imprese del territorio. Una sorta di “cittadinanza attiva”, solidale nel contrasto “della povertà economica, relazionale e sociale”.
L'”autentica identità” di Cucine Popolari si colloca nel superamento della dimensione caritatevole in favore di un sentimento di inclusione forte e condiviso.
Dopo il Covid-19 verso la Fase 3
Tra l’imperversare del Covid-19 e la giungla dei tanti i protocolli anti-covid, gli ospiti da sfamare non sono certo diminuiti. Anzi, l’epidemia ha acuito l’indigenza di chi era già in difficoltà.
Nei mesi del lockdown anche le iniziative di solidarietà hanno subito un freno. Niente più pasti serviti a tavola. Difficile, infatti, garantire il distanziamento sociale a tavola come in cucina dove i volontari preparano i pasti ogni giorno.
Ma Cucine Popolari non si sono sottratte alla loro vocazione neanche in un complicato momento come quello trascorso.
Per questo Roberto Morgantini giovedì 4 giugno annuncia che, Cucine Popolari non potranno ancora servire pasti a tavola, ma dal 12 giugno, l’accoglienza aumenterà. Il fondatore di una delle iniziative più inclusive d’Italia annuncia, infatti, che : “anche il venerdì le nostre ospiti e i nostri ospiti potranno contare su di noi per un pasto caldo e, magari, anche un pasto per la cena.
Significa dunque che, su richiesta della Responsabile dell’Area welfare del Comune di Bologna, Adele Mimmi, le Cucine Popolari del Battiferro non saranno aperta solo da lunedì a giovedì, ma anche al venerdì.
Al via la Fase 3, in sicurezza con il GoodVibER!
L’annuncio da parte di Morgantini di una maggiore apertura e quindi di un maggior carico per le volontarie e i volontari, è stata l’occasione per presentare l’ultima donazione alle Cucine Popolari del Battiferro. Venti dispositivi GoodVibER firmati Tamarri , proprio per chi lavora in cucina.
Da sempre incline all’innovazione tecnologica, negli ultimi anni la Tamarri ha rifornito le imprese con sistemi di sicurezza innovativi. Con quale scopo? Permettere agli operatori e a chi li circonda di lavorare senza rischi.
Ai fornelli delle Cucine Popolari, sono numerose le “cuoche” e i “cuochi” volontari. Da lunedì a venerdì preparano tanti pasti per tutti coloro che, un pasto, non se lo possono permettere.
Il lavoro è tanto e non è sempre semplice garantire il distanziamento sociale tra chi si occupa di questo fondamentale servizio. Per questo Andrea Tamarri, titolare della Tamarri S.p.a, nonché ideatore del GoodVibER, ha pensato che il dispositivo potesse essere utile per lavorare in sicurezza anche presso le Cucine Popolari.
Cos’è il GoodVibER e perché può essere utile a Cucine Popolari
Il GoodVibER è un piccolo dispositivo delle dimensioni di un telecomando per cancelli elettrici. Ha ha la funzione di mantenere le distanze necessarie per contrastare la diffusione del coronavirus. Con tecnologia Bluetooth, il Good VibER è in grado di segnalare con una vibrazione e un segnale luminoso che due operatori sono troppo vicini.
Un aiuto a chi si dà da fare tra i fornelli delle Cucine Popolari del Battiferro. Anche la tecnologia può contribuire ad un progetto di solidarietà.
Noi della Tamarri siamo orgogliosi di aver dato il nostro piccolo contributo a coloro che si occupano da anni al nobile compito di combattere l’indigenza e la solitudine. Per tutti coloro che sono stati meno fortunati di altri.
Buon lavoro in sicurezza a tutti i volontari che hanno contribuito a rendere le Cucine Popolari un luogo di accoglienza e di condivisione!