Produzione industriale: una buona prospettiva! L’Istat stima che l’indice destagionalizzato del mese di luglio è aumentato del 7,4% rispetto a giugno.
A che punto siamo: diminuzione di tutte le attività economiche dopo il lockdown
Dopo il periodo attraversato nei mesi scorsi durante il lockdown si rende necessaria un’analisi dei dati emersi dai principali settori dell’ attività economica. Ci ha pensato l’Istat di cui riassumiamo i risultati e i commenti.
Secondo i dati analizzati, tutte le attività economiche registrano diminuzioni su base tendenziale. Le più elevate sono quelle della fabbricazione di coke e dei prodotti petroliferi raffinati (-21,4%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,6%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,5%).
Dati meno preoccupanti provengono, invece, si osservano nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,4%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-1,4%) .
A livello tendenziale si registrano flessioni in tutti i comparti; il calo è più evidente per i beni intermedi (-11,3%), mentre risulta meno importante per gli altri aggregati, con diminuzioni del 6,8% per i beni strumentali e l’energia, e del 6,2% per i beni di consumo.
Produzione industriale: le stime dell’Istat
Buone, invece, le prospettive per la crescita nel comparto della produzione industriale. L’Istat ha infatti stimato che l’indice destagionalizzato di luglio è aumentato rispetto a quello di giugno. Un dato confortante, ben il 7,4%. Peraltro l’indice complessivo è in ribasso dell’8% rispetto a luglio dello scorso anno a parità di giorni lavorativi.
L’indice destagionalizzato non mostra solo aumenti congiunturali nel settore della produzione industriale, ma anche nell’ambito dei beni strumentali (+11,8%), dei beni intermedi (+7,7%), dei beni di consumo (+6,2 %) e in forma più marginale nel comparto dell’energia (+ 0,1%).
L’interpretazione dell’Istat
L’Istat definisce “La crescita su base congiunturale, particolarmente vivace per i beni strumentali…” crescita che “si estende a quasi tutti i settori di attività economica, con l’eccezione del settore estrattivo e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria, in contenuta flessione“.
Dunque dati confortanti per la crescita della produzione industriale che ci consegnano una prospettiva ottimistica per il prossimo futuro.