Industria 4.0: un processo prezioso

industria 4.0

Industria 4.0: un processo destinato a rendere la produzione industriale automatizzata e interconnessa. Qualche informazione in più sull’avvento delle macchine intelligenti.

macchine intelligenti

Industria 4.0: qualche cenno storico

Con il termine Industria 4.0 si intende un processo destinato a rendere la produzione industriale automatizzata e interconnessa, ovvero realizzata tramite macchine intelligenti, interconnesse e che dialogano con internet.

Viene considerata la “4° Rivoluzione Industriale”. L’idea centrale è quella della digitalizzazione e informatizzazione della catena di produzione che porta al prodotto finale, considerato “intelligente” grazie alla sua connessione alla rete internet.

La Fabbrica 4.0, pertanto, non rappresenta solo l’introduzione di nuove tecnologie in azienda, bensì una vera e propria riconfigurazione/reingegnerizzazione del processo produttivo.

Il concetto di Industria 4.0 nasce per la prima volta nel 2011 in Germania da un gruppo di lavoro facente capo ad una grande impresa e ad un’Accademia scientifica.

Nel 2014 la Commissione UE emana una Comunicazione dal titolo “Un rinascimento industriale per la crescita e il lavoro”, in cui emerge l’intenzione di porre l’industria al vertice dell’agenda europea per fermare il declino industriale e re-industrializzare l’Europa.

Ad aprile 2016, data l’esigenza di un coordinamento centralizzato tra diversi Paesi (Olanda, Slovacchia, Francia e Italia) che si stavano muovendo su tale tema in modo disomogeneo, la Commissione Europea presenta il piano per Industry 4.0.

Perché il «Piano Nazionale Industria 4.0»?

L’Italia è uno dei Paesi che ha colto l’iniziativa tedesca e la Comunicazione della CE. A novembre 2015, infatti, il MISE presenta il documento “Industry 4.0, la via italiana per la competitività del manifatturiero”, contenente una strategia d’azione per promuovere lo sviluppo della quarta rivoluzione industriale.  Dal rilancio degli investimenti industriali, con particolare attenzione a quelli in ricerca e sviluppo, conoscenza e innovazione, alla garanzia della sicurezza delle reti (cyber-security) e della tutela della privacy.

normativa industria 4.0

A settembre 2016 viene presentato il Piano Nazionale Industria 4.0, recepito in seguito dalla Legge di stabilità per il 2017, con l’obiettivo di innovare gli investimenti degli imprenditori. L’industria 4.0 è da alcuni anni al centro della trasformazione economica in Italia e nel mondo. Le fabbriche sono sempre più digitali e interconnesse: la quarta rivoluzione industriale è cominciata anche in Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa.

In un contesto sempre più moderno ed interconnesso, è fondamentale dare una risposta concreta di digitalizzazione in tutti i comparti industriali, in particolare in quello della logistica, della movimentazione dei materiali e del controllo dei mezzi operativi all’interno di queste importanti filiere.

La normativa

Grazie al piano governativo ad hoc e a successive evoluzioni e revisioni siamo giunti al recente “Piano Impresa 4.0 Plus” che prevede, tra i tanti vantaggi tecnici e fiscali, il cosiddetto Credito di imposta (l’ex Iper e Super Ammortamento), leva fondamentale, ma non unica, per introdurre un nuovo paradigma di modernizzazione in ambito industriale.

Il progetto è nato proprio nell’ambito di questa “rivoluzione 4.0”, per la progettazione, realizzazione e commercializzazione della piattaforma SMARTPASS Evo 4.0.

Si tratta di una piattaforma completa per il monitoring/management dei mezzi di movimentazione (in particolare carrelli elevatori, transpallet, macchine movimento terra, agricole e non solo) composta da due principali elementi.

  • Un dispositivo hardware da installare su ogni mezzo che si vuole gestire (SMARTreadr Evo 4.0)
  • Una piattaforma software in cloud per la gestione completa dei dati, dei log, degli alert inviati e ricevuti dal dispositivo (SmartPass cloud service).

Il sistema SMARTPASS Evo 4.0 è certificato da ente esterno “ECO Certificazioni S.p.A.” e rientra nei “dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’integrazione, la sensorizzazione e/o l’interconnessione e il controllo automatico dei processi utilizzati anche dell’ammodernamento o nel revamping dei sistemi di produzione esistenti”.

Il dispositivo SMARTPASS Evo 4.0 è dotato di caratteristiche che lo rendono idoneo alla 4.0. Per poter beneficiare direttamente delle agevolazioni o rendere possibile il beneficio al proprio cliente utilizzatore, è necessario certificare il mezzo con il dispositivo montato. La certificazione deve essere intestata a chi fruisce dell’agevolazione fiscale.

Industria4.0 per il noleggio

I noleggiatori possono beneficiare delle agevolazioni di ammortamento e Credito di Imposta?

  • Circolare AdE 03/2017 e la 04/2017 si chiarisce che sono esclusi dal beneficio i beni utilizzati in base ad un contratto di locazione operativa o di noleggio. Per tali beni la maggiorazione, al ricorrere dei requisiti previsti potrà spettare al soggetto locatore o noleggiante. Si precisa che il beneficio spetta solo nell’ipotesi in cui l’attività di noleggio o la locazione operativa costituiscano l’oggetto principale dell’attività.
  • Chiarimento AdE 01/2020 la fruizione del vantaggio contabile / fiscale spetta se tali attività di locazione sono attività abitualmente svolte dall’impresa, ovvero attività che pur non essendo principali e prevalenti (dal punto di vista delle risorse impegnate e dei valori contabili), sono comunque non saltuarie bensì tipiche, abituali, appunto, e sostanziali come nel caso della scrivente.

Cosa si Intende per «Interconnessione»?
Affinché un bene, coerentemente con quanto stabilito dall’articolo 1, comma 11, della legge di bilancio 2017, possa essere definito “interconnesso”, è necessario e sufficiente che:

  • Scambi informazioni con sistemi interni(es.: sistema gestionale, sistemi di pianificazione, sistemi di progettazione e sviluppo del prodotto, monitoraggio, anche in remoto, e controllo, altre macchine dello stabilimento, ecc.) e/o esterni (es.: clienti, fornitori, partner nella progettazione e sviluppo collaborativo, altri siti di produzione, supply chain, ecc.) per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute(esempi: TCP-IP, HTTP, MQTT, ecc.)
  • Sia identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni, mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti (es.: indirizzo IP)

Macchine Mobili –chiarimenti MiSE Circ 23.05.2018

  • “Macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione…” (allegato A, primo gruppo-punto 11)
  • Per le macchine mobili si introduce il requisito di guida automatica o semiautomatica

controllo del mezzo

  • La guida automatica o semiautomatica non costituisce un autonomo e ulteriore requisito rispetto a quelli richiesti dalla disciplina agevolativa, bensì una caratteristica tecnologica o, in altri termini, una modalità attraverso la quale, per le “macchine mobili” in questione, si considerano realizzati i requisiti della interconnessione e dell’integrazione automatizzata.
  • Con riferimento alla fattispecie della guida semiautomatica si precisa che, agli effetti della disciplina dell’iperammortamento, possono intendersi “macchine mobili” a guida semiautomatica quelle dotate di sistemi di guida in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto.
  • La guida automatica e semiautomatica è richiesta, dunque, a titolo esemplificativo: per i trattori agricoli, per le pale gommate o i dumpers utilizzati nei cantieri edili e nelle attività di costruzioni in genere, per i carrelli utilizzati in ambito portuale per la movimentazione dei containers.

Tamarri S.r.l. per un’ industria sempre più interconnessa ed innovativa! 😉

Manutenzione predittiva

manutenzione predittiva

Manutenzione predittiva: Machine Learning e Artificial Intelligence per una politica manutentiva vincente all’interno della tua azienda.

Manutenzione predittiva e approcci data-driven

Nell’ultimo decennio si è parlato molto di applicazioni di Machine Learning e di Artificial Intelligence nell’ambito delle politiche aziendali di manutenzione, tanto da arrivare a considerarle come la panacea di tutti i problemi.

Come sempre, con il tempo, si è poi compreso che non esiste una politica migliore di altre. Per quanto riguarda la manutenzione, infatti, ogni azienda deve cercare di trovare la strategia migliore che, spesso, non consiste in una politica univoca, ma in un mix di diverse, ma corrette strategie.

Manutenzione predittiva: l’evoluzione delle strategie manutentive nel tempo

Negli anni passati l’interesse per la manutenzione non è mai stato centrale nell’agenda dei CEO. Dopo la pandemia, tuttavia, sono sempre più numerosi i manager aziendali che rivolgono il loro interesse a questo aspetto, ormai divenuto centrale.

manutenzione predittiva

Il motivo è comprensibile: in tempo di Covid i punti critici delle aziende sono emersi in modo più evidente: fragilità e rigidità aziendale. Da qui la necessità di una trasformazione in aziende flessibili e robuste in grado di sopportare crisi ed emergenze improvvise. Non solo: aziende robuste sono soprattutto quelle che, oltre a reggere l’emergenza, riescono anche a trarne vantaggio.

Chiarito ciò, si risulta chiaro che la manutenzione non è più solo fondamentale per sostenere la continuità operativa, ma anche come soluzione per garantire l’efficienza produttiva. Adattarsi in modo proficuo ed efficiente a contesti in rapida mutazione, diventa ora più che mai fondamentale.

Manutenzione predittiva: le politiche di manutenzione

Politica di manutenzione ed evoluzione storica dell’ingegneria di manutenzione procedono di pari passo. Entrambe, poi, seguono il livello di conoscenza dell’impianto.

Dalla manutenzione correttiva, poco efficace ai fini dell’efficienza di un impianto, si è passati alla manutenzione preventiva su base statistica. Cioè, sulla base dei dati storici raccolti e dei modelli di costo, viene stabilito il momento in cui sostituire il componente o l’impianto, per evitare il guasto. Naturalmente, una strategia di questo tipo non si addice ai guasti accidentali, ma solo a quelli dovuti ad usura.

Per poter pianificare in modo economico ed efficiente l’intervento manutentivo, è fondamentale la capacità di raccogliere dati sullo stato di salute dell’impianto in seguito alle diverse ispezioni e alla capacità di prevedere la vita residua. Solo così sarà possibile una politica manutentiva efficace.

Molto spesso queste strategie sono considerate come politiche di riduzione dei costi di manutenzione in quanto si ripropongono come obiettivo principale quello di evitare il guasto e, se non è possibile, di ridurre al minimo l’impatto sulle performance dell’impianto.

Negli ultimi anni, poi, molte aziende hanno compreso l’importanza di investire nell’acquisizione di segnali deboli dagli impianti, come la corrente assorbita, le temperature dei componenti, la variazione nel consumo energetico e le vibrazioni. Tutto ciò, naturalmente grazie all’avvento di tecnologie come i sensori low cost e cloud computing. E’ così che si è approdati alle nuove politiche di manutenzione predittiva.

Manutenzione predittiva: la raccolta di dati e il giusto equilibrio tra le politiche predittive

Già da molti anni si parla e si pratica la manutenzione predittiva. Ma è  proprio in seguito ad una capacità di raccolta dati sempre più elevata che si è arrivati a sfruttare in pieno la manutenzione predittiva.

Ma qual è il modo migliore per generare profitto? Il primo step è quello di procedere con un’analisi costi-benefici. Senza dubbio la manutenzione correttiva implica investimenti molto bassi, ma può indurre a costi molto elevati per il fermo o per la riparazione. Inoltre, possono esserci conseguenze spiacevoli in termini  di costi anche per la mancata previsione del momento in cui in cui si verificherà il guasto.

La manutenzione preventiva, invece, potrebbe portare all’inconveniente di una rischiosa presunzione di sicurezza. Inoltre tale politica non corrisponde unicamente con l’intelligenza artificiale applicata alla manutenzione. Infatti esistono tecniche predittive di campo e tecniche data-driven.

controllo del mezzo

Entrambe sono ottime strategie per individuare prontamente un malfunzionamento. Tuttavia le tecniche predittive di campo si sono rivelate più efficaci per individuare difetti di natura meccanica. Si aggiunge a ciò che le tecniche di campo, rispetto a quelle predittive sono meno vincolate allo storico dati.

Dunque, lo scenario post-Covid porta, al vertice delle priorità, la manutenzione.

Che si tratti di manutenzione correttiva, manutenzione predittiva di campo o di tecniche data-driven, nelle agende dei direttori, la manutenzione si trova al primo posto, ormai fondamentale e imprescindibile.

Vantaggi e svantaggi di ognuna di queste strategie ormai sono chiari. Così come è sempre più evidente che non si tratta ormai di scegliere una o l’altra, ma un mix di ognuna. Quindi, scegliere il giusto equilibrio tra le diverse politiche è la strategia manutentiva vincente.

La Tamarri è sempre impegnata ad individuare la politica di manutenzione più adatta e all’avanguardia per i tuoi carrelli elevatori.😉

 

 

Industrial IoT

industria IoT

Industrial IoT: cinque obiettivi da raggiungere in modo rigoroso entro il 2021 attraverso l’elaborazione competente dei dati.

Industrial IoT: facciamo chiarezza sulla lettura dei dati

Spesso per la difficoltà di interpretarli, alcuni imprenditori non sfruttano a pieno ciò che di prezioso si può ottenere dai dati e il valore che sono in grado di generare. Un valore spesso non chiaramente identificabile. Proviamo a fare chiarezza.

Diamo per assunto che i dati sono sempre più un asset strategico per qualsiasi impresa. Quindi è evidente che saperli leggere, interpretare e riuscire ad attivare una politica imprenditoriale che tenga conto delle loro previsioni, farà la differenza.

Analizziamo cinque aspetti che sono in grado di rendere l’azienda competitiva. Si tratta di aspetti estremamente concreti che è possibile conseguire nel corso di un anno. Come? Analizzando in modo corretto e competente i dati che provengono dai propri macchinari attraverso soluzioni di Industrial IoT.

Cinque obiettivi per un’ impresa competitiva

1. La Manutenzione ordinaria

Gli OEM, cioè gli Original Equipment Manufacturer (produttori di apparecchiature originali) rivestono in questo momento un ruolo fondamentale. Quello di assistere in modo concreto i loro clienti favorendo una manutenzione rigorosa e costante.

Come? Declinando il loro know-how all’analisi dei dati di diagnostica raccolti nel tempo. Questa attività, che dovrebbe divenire un vero e proprio programma, produrrà un valore nel tempo che porterà ad una analisi sempre più predittiva, precisa ed efficace.

2. Conoscere i clienti

L’analisi dei dati provenienti dagli IoT sono un fondamentale strumento per conoscere la vita di un macchinario. Attraverso i dati è possibile comprendere se gli operatori li stanno usando correttamente. Ancora come e quando viene effettuata la manutenzione.

E’ così che si potrà comprendere se c’è margine per usarli ancora meglio per raggiungere la massima efficienza e quindi la piena soddisfazione del cliente.

3. Analisi predittiva di un problema

Accedere ai dati permette una maggior proattività nei confronti del cliente  perché consente di intervenire prima che vengano attivati i canali di assistenza.

Come? Dotando l’after-sales service dello strumento in grado di operare il monitoraggio sulle macchine connesse. In questo modo è possibile individuare per tempo situazioni critiche ed allarmanti, condizioni di lavoro poco sicure o guasti importanti.

4. Comprendere concretamente come migliorare le macchine

Con l’adeguato utilizzo dei dati analitici diventa meno complesso comprendere come migliorare il prodotto in termini di meccanica e ingegnerizzazione. Di questo potranno giovare anche lo stesso ufficio tecnico e R&D.

5. Essere più proattivi verso il cliente finale

Fondamentale per ogni azienda è l’esigenza da parte dei costruttori di capitalizzare efficacemente il know-how sul prodotto migliorando così la conoscenza del macchinario.

Solo così si potrà essere più vicini ai clienti nel comune intento di aumentare e finalizzare i livelli di produttività e di competitività.

Ecco che per ottenere questo circolo virtuoso, un paradigma efficace è quello di offrire formazione sulla manutenzione e sull’ottimizzazione di processo, offrendo la possibilità di assistenza diagnostica da remoto e nuove modalità di garanzie.

Tamarri S.r.l. è in grado di fornire una soluzione completa proprio in questo ambito: scopri la nostra piattaforma SMARTPASS 4.0 EVO per la gestione completa del mezzo in cloud. PopUp_SMARTPASS

 

Giornate dell’industria Ue

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Giornate dell’industria Ue. Lo scorso 23 febbraio, Ursula Von der Leyen ha dato l’avvio alle Giornate dell’industria Ue: un evento sempre molto atteso, quest’anno più del solito.

industria digitaleGiornate dell’industria Ue: Ursula Von der Leyen apre ufficialmente la conferenza

Il 23  febbraio scorso, Ursula Von der Leyen ha aperto la conferenza sulle Giornate dell’industria Ue. Si tratta della quarta edizione del più grande evento sull’industria dell’Unione che si tiene ogni anno.

In forma virtuale, dopo un discorso di benvenuto del commissario per il mercato interno, Thierry Breton, Ursula Von der Leyen, Von der Leyen ha ufficialmente aperto la conferenza.

Presenti anche il presidente del Parlamento europeo, Davide Sassoli, i vicepresidenti esecutivi, i commissari, diversi leader e punti di riferimento dell’industria Ue.

Giornate dell’industria Ue. Green e digital i nuovi temi della conferenza

Analizziamo nel complesso l’ordine del giorno e i principali temi affrontati. Ci troviamo in un contesto storico, politico ed economico  molto complesso che ha coinvolto e trasformato da vicino anche tutto l’ambito sociale. Non esiste un settore, che non sia stato coinvolto e sconvolto dalla pandemia che ha segnato indelebilmente il 2020.

Proprio questo contesto, declinato in particolare sugli ecosistemi industriali, verrà posto sul tavolo della conferenza che si terrà in questi giorni.

L’accento verrà posto anche e soprattutto sulla trasformazione dell’industria europea secondo un’ottica più verde e più digitale, e inserita all’interno di un contesto globale in evoluzione. Proprio su questi aspetti, in particolare, verrà misurata la competitività.

Giornate dell’industria Ue: nuove sfide e opportunità, discusse sul tavolo dei protagonisti dell’industria dell’Unione

Fin dal 2017, quando è stato dato l’avvio alle Giornate dell’industria Ue, questa conferenza ha rappresentato la principale piattaforma dell’Unione europea per favorire una comunicazione, un dialogo e una discussione tra i protagonisti del mondo dell’industria.

E’ proprio in questa sede che, negli anni, sono state aperte sfide e prospettate opportunità sempre nuove per il mondo dell’industria.

In quest’anno cruciale, non solo per il settore secondario ma per tutto l’ecosistema economico e sociale, gli interventi stanno affrontando l’audace sfida del rilancio del forum industriale per l’energia pulita. Tema che, alla luce degli ultimi avvenimenti, non può essere rimandato, ma deve occupare un posto centrale sul tavolo della discussione.

Per questo, è prevista anche la pianificazione di un nuovo hackathon, cioè un nuovo tipo di evento per avviare progetti innovativi, in grado di sviluppare in poco tempo, idee mai percorse in precedenza e stringere contatti fondamentali.  L’obiettivo cardine è quello di ripartire in modo più “salutare”, affrontando con successo le sfide più urgenti in materia di sanità intelligente all’interno dell’Ue. 

Anche la piattaforma europea di dialogo, che si è creata in questi 4 anni, verrà migliorata e resa più aggiornata in relazione agli ultimi avvenimenti. Una nuova e ancora più proficua collaborazione tra partner che si riuniranno in cluster, concentrati su una trasformazione verso il digitale e il verde, proattivi nei confronti della ripresa economica.

energia pulita

Siamo certi che al termine delle Giornate dell’industria Ue, saranno individuate nuove soluzioni e prospettive costruttive per l’industria europea. Ci occuperemo di riprendere e aggiornare l’argomento in un prossimo articolo.

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Customer experience

industria manifatturiera

Customer experience: il via alla ripartenza dell’industria manifatturiera passa dalla customer experience

Customer experience: le tendenze dell’industria manifatturiera

Il rapporto “The Relevance of Customer Centricity in Manufacturing”, realizzato in collaborazione con IDC,  analizza ed evidenzia  le attuali tendenze dell’industria manifatturiera.

Secondo questo rapporto che viene condiviso da molti esperti del settore, entro due anni, tre produttori su quattro avranno optato per un’unificazione dei dati di prodotto e dei processi di produzione, approdando ad un’unica piattaforma digitale.

Intorno a questa piattaforma sarà la customer experience ad assumere ruoli di protagonista nella fondamentale funzione di dare il via alla ripresa  dell’industria manifatturiera.

L’industria manifatturiera è un mondo ampio e variegato che comprende numerosi comparti tra i quali quello alimentare, del beverage, farmaceutico, tessile, calzaturiero, tipografico, elettronico, gli impianti di riciclaggio,  l’elenco non finisce qui.

Tutti questi settori alimentano diverse imprese che condividono un unico obiettivo: trovare nuove modalità di interazione con i propri clienti, garantire esperienze coerenti e punti di contatto in tutti i processi.

Parlando di interazione e di processi, la tecnologia gioca un ruolo di primo piano. Una tecnologia che adempia al compito di mettere il cliente al centro del ciclo di vita del prodotto, dalla gestione in generale,  fino al servizio.

Il rapporto succitato ha individuato cinque aree fondamentali da tenere in considerazione nei prossimi anni, in base alle esperienze degli operatori e professionisti del settore.

Le aree fondamentali dell’industria manifatturiera: cinque elementi chiave per ripartire

Strategie personalizzate: per aggiungere valore

Entro il 2021, il 30% delle aziende Global 2000 sceglierà azioni innovative di customer experience per aggiungere valore al segmento, al profilo e al singolo cliente . Questo avverrà, soprattutto, grazie all’ utilizzo dell’Intelligenza artificiale e del  Machine Learning.

Saremo di fronte ad una produzione “intelligente”. Ciò, non solo consentirà ai diversi settori manifatturieri di gestire le loro attività in modo più efficiente, ma permetterà anche rapporti, relazioni e interazioni più performanti con i clienti, attraverso un utilizzo più efficace di tutte le fasi del percorso: dall’acquisizione, al rinnovamento, alla fidelizzazione, fino alla generazione di valore sia per l’azienda che per il cliente stesso.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale e del machine learning

Si stima che i produttori Global 2000 saranno rivolti alla creazione di nuovi modelli di business e flussi di reddito, appunto attraverso l’impiego di Intelligenza artificiale e di Machine Learning. 

Questo nuova tendenza porterà ai rispettivi partner un valore aggiunto del 15% entro quest’anno.  Per l’anno venturo sono in previsione nuove e importanti opportunità di business, sempre da attribuire all’intelligenza artificiale

Le Piattaforme Digitali: per migliorare gli investimenti

In particolare, si prevede che, entro il 2020, il 60% dei produttori del settore manifatturiero si affiderà alle piattaforme digitali per migliorare i propri investimenti.

 Sistemi unificati per migliorare l’esperienza

Dunque, il 75% dei produttori Global 2000 nel settore manifatturiero, utilizzerà piattaforme  digitali per unificare i dati di prodotto e i processi di produzione, fondamentali per il ruolo di centralità del cliente.

Questo tipo di piattaforma sarà integrata ad altre soluzioni per fornire esperienze immediate ai clienti, attraverso la sincronizzazione dei dati in tempo reale tra sistemi interni ed ecosistemi esterni.

Customer journey: innovazione e trasformazione

Tenendo conto che entro il 2022 verrà potenziata la fornitura di elementi multimediali integrati, personalizzati e collegati digitalmente, si può concludere che, in un momento storico come quello attuale, la tecnologia si è rivelata la migliore soluzione  per garantire l’innovazione e la trasformazione di cui il mercato ha bisogno.

Non sarà facile raggiungere questo obiettivo e il settore dovrà superare diverse sfide tra le quali la trasformazione dei processi manuali o la diversificazione dei canali di vendita.

La Tamarri S.A.S ama le sfide e ti accompagna verso nuove partenze!😉